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Domande e Risposte – Marzo 2019

Inviaci le tue domande, se possibile corredate da foto esplicative.

Le risposte alle domande più intriganti saranno pubblicate nei prossimi numeri di Impianti News, la nostra newsletter tecnica!

 

Devo realizzare l’apertura di aerazione prevista dal D.M. 12/04/1996 in una centrale termica, se nel locale (fuoriterra) sono presenti solo caldaie di tipo C alimentate a metano, regolarmente collegate ad un condotto di ventilazione che preleva l’aria dall’esterno e un condotto di scarico al tetto?

Il locale è sicuramente una centrale termica e ad esso si applicano le disposizioni previste dal D.M. 12/04/1996, il decreto definisce precisi requisiti per i locali, strutture, accessi, altezze, posizione della valvola di intercettazione e interruttore elettrico generale, ecc.. Inoltre viene prevista una apertura di aerazione di almeno 10 cm2 per kW installato con minimo di 3000cm2 (locali fuori terra alimentati a metano). Questa apertura deve essere presente anche se i generatori  hanno un loro sistema di ventilazione e scarico, perché l’apertura assolve anche allo scopo di scaricare all’esterno una eventuale miscela pericolosa di gas e aria o i fumi di un incendio.

Quindi il DM 12/04/1996 deve essere rispettato in modo integrale e l’utilizzo di apparecchi di tipo C non comporta sconti.

In un supermercato il gruppo termico è posto alle esterno sul tetto dell’edificio, per raggiungere il gruppo termico occorre utilizzare una scala a pioli dotata di gabbia di trattenuta, dovendo portare strumenti, attrezzi e parti di ricambio le operazioni diventano complesse, ci chiediamo se è regolare questo tipo di soluzione.

La situazione descritta è complessa per fortuna al riguardo è già presente una risposta ufficiale del VV.F. che a seguire proponiamo.

Nota prot. P1422/4134 sott. 53 del 19-10-2004 Generatore di aria calda/gruppo frigorifero, alimentato a gas metano, posto in copertura a locale commerciale.

In relazione a quanto richiesto …, nel concordare con il parere formulato dal Comando,(*) si reputa opportuno che l’accesso all’impianto sia reso comunque agibile ed immediato anche tramite la scala fissa interna che adduce alla copertura e che i dispositivi di avvio, di arresto in emergenza e di intercettazione del combustibile siano attivabili anche dal basso e da posizione facilmente visibile e raggiungibile.

Quindi la scala a pioli può restare, ma deve comunque essere disponibile anche una scala tradizionale.

Ho installato dieci generatori pensili a gas da 30kW sulla parete di un grande capannone industriale, devo considerarli come se fossero un’unica grande centrale termica ai fini della prevenzione incendi?

L’installazione di bruciatori all’esterno dell’edificio servito, non determina la costituzione di un unico impianto di portata termica complessiva pari alla somma delle singole portate termiche dei bruciatori medesimi, in altre parole i dieci generatori non sono una grande centrale termica diffusa sulla parete dell’edificio.

Ho installato dieci generatori pensili a gas da 30kW sulla parete di un grande capannone industriale in provincia di Bologna, devo considerarli come se fossero un’unico impianto termico? Devo porre tutti i generatori all’interno di un unico libretto di impianto?

Se i generatori non condividono nessuna parte del sistema, nessuna logica di controllo o regolazione comune sono da considerare fisicamente indipendenti, nonostante questo, per effetto della regolamentazione vigente in Emilia Romagna sono considerati come facenti parte di un impianto termico virtuale, che deve essere descritto in un unico libretto di impianto. La periodicità di controllo di efficienza energetica è quella prevista in base alla potenzialità dei singoli generatori.

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